Centrale antifurto - il cervello dell'impianto di allarme

La centrale di allarme: il cervello dell’impianto

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Il componente primario dell’impianto antifurto, come già specificato, è proprio la centralina d’allarme, attraverso cui si attiva, disattiva e si gestisce l’intero sistema. La centrale, nel momento in cui scatta l’allarme, determina quali azioni intraprendere, gli attuatori da attivare e la loro durata.

In commercio esistono svariate tipologie di centrali, che si differenziano tra loro per il numero di zone gestibili, ma anche per le funzionalità possedute, come ad esempio l’interfaccia wireless o il combinatore gsm integrato.

 

La suddivisione in zone

Ogni centrale di allarme permette di impostare e configurare diverse “zone”, ovvero di suddividere il sistema in diverse aree con possibilità di gestirle in modo indipendente l’una dall’altra. A ciascuna zona possono essere associati uno o più sensori, a seconda di come viene configurato l’impianto. Questa suddivisione è molto importante per due principali motivi:

  1. La possibilità di attivare l’impianto di allarme solo in determinate aree della casa, escludendone altre.  In una casa non troppo grande ad esempio può essere utile, la notte, attivare l’impianto antifurto solamente per le zone perimetrali (esterno o porte e finestre), mentre quando si è fuori casa è possibile attivare il sistema di allarme in modo completo (esterno e interno).
  2. La possibilità di rilevare con precisione eventuali intrusioni distinguendole dai falsi allarmi, se riceviamo una telefonata o un messaggio che rileva un allarme in una zona esterna potrebbe anche trattarsi di un errore, ma se l’allarme viene segnalato anche all’interno dell’abitazione l’intrusione potrebbe essere certa.

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Anche la scelta delle zone risulta quindi estremamente importante, deve essere infatti effettuata non solamente in base alla struttura dell’abitazione, ma anche in base alle abitudini delle persone che ci abitano.

 

Controllo a distanza della centrale antifurto

La tecnologia in materia di sicurezza ha fatto enormi passi avanti negli ultimi anni, con le più moderne centrali di allarme è infatti possibile verificare e gestire il proprio impianto antifurto anche in remoto, da un computer collegato ad internet o direttamente tramite il proprio cellulare, con le dovute precauzioni. Alcune centrali infatti sono corredate da specifici software, sviluppati direttamente dal produttore, per il controllo remoto delle stesse medianti gli smartphone di ultima generazione (iPhone, Android, ecc.).

Sirene e combinatori telefonici »

13 pensieri su “La centrale di allarme: il cervello dell’impianto

  1. Peppe

    salve! ho una centrale XXX.mi potete dire se è a doppia frequenza o singola?la doppia o la singola frequenza,dipende dai rilevatori,o solo dalla centrale?grazie.

  2. Sandro

    Trovo indispensabile il combinatore telefonico gsm integrato alla centrale, altrimenti, soprattutto per chi non sta sempre in casa, come si fa ad essere allertati in caso d’allarme?

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